Gli Amici della Terra sono impegnati da sempre a favore di un ricorso utile e integrato di fonti rinnovabili termiche ed elettriche in un mix energetico sostenibile ambientalmente ed economicamente. Sono quindi contrari ad una proliferazione selvaggia, non pianificata e costosa delle sole fonti rinnovabili elettriche intermittenti come l’eolico e il fotovoltaico a terra. Per queste ragioni sono da molti anni fra gli animatori dell’opposizione ambientalista ai programmi di sviluppo indiscriminato e di incentivazione esagerata a queste fonti.
L’iniziativa degli Amici della Terra è stata determinante per formalizzare, lo scorso 3 giugno, la nascita di #CoalizioneArticolo9 (vedi comunicato in questa pagina) per salvare il paesaggio e la biodiversità e per dar voce a tutte le associazioni ambientaliste e culturali contro l’eolico e il fotovoltaico a terra, che ormai da anni chiedono (a gran voce) di essere ascoltate dalle istituzioni.
La Coalizione, che ad oggi conta ben ventiquattro Associazioni rispetto alle sedici iniziali, ha manifestato con un presidio in piazza Montecitorio giovedì 10 giugno, preoccupata non poco per le novità contenute nel Decreto Semplificazioni nella parte in cui vengono limitati i poteri di tutela del paesaggio delle Soprintendenze e ha esposto i motivi della propria opposizione in una dettagliata lettera ai deputati e ai senatori
La presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi ha partecipato alle audizioni congiunte delle Commissioni Affari Costituzionali e Ambiente della Camera (guarda il video della consultazione)
Già nel novembre 2020 tredici Associazioni, fra cui anche gli Amici della Terra, avevano scritto al Governo per istituire un tavolo di concertazione nazionale per mezzo delle amministrazioni e degli uffici tecnici di competenza, che definisse i termini della pianificazione degli impianti di energia rinnovabile secondo standard di piena sostenibilità. In linea con questo pensiero, la Coalizione ha chiesto al Presidente del Consiglio Draghi di avere un proprio spazio di rappresentanza nell’organismo di consultazione previsto dall’art. 3 del DL Semplificazioni.
A maggio 2024, la #CoalizioneArticolo9 convoca il primo incontro pubblico degli Stati generali contro l'eolico e il fotovoltaico a terra, in risposta alla crescente industrializzaizone dei territori e alle preoccupazioni di molti comitati e amministratori locali. Gli Stati Generali raccolgono adesioni sulla base di un Manifesto, apprfondito da un allegato tecnico, che è possibile sottoscrivere a questo link.
Qui la registrazione integrale dell'evento pubblico del 22 maggio 2024
Mappa degli Impianti Eolici della Tuscia
Analisi di Intervisibilità degli impianti eolici della Tuscia
Per saperne di più leggi gli articoli de l’Astrolabio
Leggi altre fonti autorevoli sull'argomento
Consulta il materiale fotografico
Rinnovabili: Sangiuliano tenga duro e non ceda alla lobby rinnovabilista
COMUNICATO STAMPA
Legambiente attacca il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano? Nulla di nuovo sotto il sole. Ogni Ministro della Cultura degli ultimi vent’anni è stato attaccato dalle lobby delle rinnovabili e, benché non si contino i decreti “semplificazioni” varati dai vari governi per limitare le tutele e depotenziare le Soprintendenze, ancora non basta.
AAA - Altopiano Alfina Addio
La Presidenza del Consiglio dei Ministri deciderà sul progetto PHOBOS (7 mega pale eoliche su Castel Giorgio e Orvieto in provincia di Terni e una nuova stazione elettrica in loc. Torraccia di Castel Giorgio), dovendo superare i contrasti emersi tra il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero della Cultura.
Dieci associazioni su "Imma Tataranni sostituto procuratore"
COMUNICATO STAMPA
Roma, 28-10-2022 - Le associazioni ambientalistiche Amici della Terra, Altura, Assotuscania, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Comitato Nazionale del Paesaggio, Emergenza Cultura, Gruppo di Intervento Giuridico, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Pro Natura con questo documento intendono esprimere e divulgare la loro gratitudine nei confronti degli autori della serie televisiva “Imma Tataranni , sostituto procuratore”, i quali, nella puntata andata in onda su RAI 1 il giorno 13 ottobre del corrente mese, hanno avuto il coraggio di aprire un varco nella muraglia di omertà che da decenni impedisce ai nostri concittadini di venire a conoscenza dei fatti reali nascosti dietro al ricorso sregolato delle cosiddette energie rinnovabili e in particolare dietro all’invasione delle gigantesche torri a elica innalzate su tanti crinali della penisola per produrre energia elettrica dal vento.
Amici della Terra in Consiglio regionale Umbria contro il progetto PHOBOS
Martedì 18 aprile 2023 alcuni rappresentanti di associazioni e comitati hanno manifestato a Perugia di fronte alla sede del Consiglio regionale dell’Umbria, per protestare contro i progetti per impianti eolici che, dopo aver devastato la Tuscia viterbese, sono ora presenti in Umbria con il progetto PHOBOS che prevede 7 mega pale eoliche di 200 metri nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto, a confine con il Lazio.
Rinnovabili: Fai, Legambiente e WWF contro il paesaggio
Amici della Terra: 200 miliardi di sussidi per un risultato risibile
COMUNICATO STAMPA
Roma, 09/12/2022 - Un patto #ammazzapaesaggio quello tra il FAI, Legambiente e WWF, con cui le tre associazioni ambientaliste dimostrano di essere completamente fuori dalla realtà. E tutti quelli che pensano che investire sulle rinnovabili elettriche intermittenti come eolico e fotovoltaico ci possa liberare dal gas russo e far procedere verso la decarbonizzazione hanno le idee molto confuse.
Per noi è sempre stato chiaro, ma la recente crisi dell’energia ha fatto scoprire a tutti che, in Italia, 15 anni di sussidi (oltre 200 miliardi) e di attenzione quasi esclusiva allo sviluppo di fonti rinnovabili intermittenti (eolico e fotovoltaico) ci hanno consentito, nel 2021, di coprire solo il 3,4% dei consumi finali di energia (1,79 Mtep di eolico e 2,14 Mtep di fotovoltaico), e che questo sforzo si è rivelato inadeguato difronte all’emergenza. Si è rivelato inutile anche per la diminuzione delle emissioni climalteranti, che anzi sono aumentate se calcoliamo le emissioni da carbone della filiera del solare.
Sacrificare il paesaggio italiano e la biodiversità per un programma così inefficace non è davvero un affare per l’ambiente e per il futuro del paese e dell’umanità intera.
Il vincolo paesaggistico della Tuscia: strumento valido per evitare dannoso consumo di suolo agricolo
COMUNICATO STAMPA
01 giugno2022
Altritalia Ambiente, Amici della Terra, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, AssoTuscania, Gruppo Intervento Giuridico GrIG, Italia Nostra, Mountain Wilderness e Pro Natura appoggiano pienamente l'iniziativa della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale volta a porre il vincolo paesaggistico su oltre 20mila ettari di territorio in coincidenza del bacino del torrente Arrone, a cavallo dei comuni di Arlena di Castro, Cellere, Canino, Montalto di Castro, Piansano, Tarquinia, Tessennano e Tuscania.
Altri articoli...
- È scandaloso l’impianto eolico di fronte al Duomo di Orvieto
- Continua il botta e risposta tra la WPD S. Giuliano s.r.l. e le associazioni ambientaliste della #Coalizione Art.9 sul mega impianto eolico da 90 MW e 16 pale a Tuscania
- 15 ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DANNO VITA ALLA “COALIZIONE ARTICOLO 9” PER SALVARE IL PAESAGGIO E LA BIODIVERSITÀ
- Lettera al Parlamento