Perchè si discute di Tassonomia Europea

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In questi ultimi giorni si sente molto parlare di “tassonomia europea” e delle diverse posizioni assunte dai 27 Stati membri sull’inclusione del gas naturale e del nucleare. Cos’è realmente la tassonomia europea? Quali i diversi schieramenti dei paesi dell’Unione? E, soprattutto, quale è la posizione degli Amici della Terra Italia su questo tema?

Di seguito una breve guida per comprendere al meglio la tassonomia e il suo significato.

Anche Starace riconosce che non c’è più posto per l’eolico in Italia e che il solare va fatto sui tetti

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COMUNICATO STAMPA

Roma, 2 dicembre 2021 - E’ sorprendente l’intervista a Starace del Corriere della Sera. A parte l’entusiasmo per una veloce transizione verso un’economia che dovrebbe ottenersi solo con le rinnovabili elettriche intermittenti e batterie ancora da inventare e da impiantare, siamo molto felici che venga posto con nettezza il problema dell’eolico nel nostro paese riconoscendo che i siti per piantare le pale sono esauriti.

Viva il Green Deal, ma non a spese del paesaggio

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Italia Nostra, Mountain Wilderness, Pro Natura, Amici della Terra, CNP, Wilderness Italia, Comitato per la Bellezza, Altura, Movimento Azzurro, Salviamo il Paesaggio, Gruppo San Rossore e Assotuscania sono contrari alla proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, di introdurre una Commissione di VIA semplificata per le energie rinnovabili. 

Energia Verde? Prepariamoci a Scavare

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Il 15 aprile 2021 abbiamo presentato il libro di Giovanni Brussto "Energia Verde? Prepariamoci e Scavare. I costi ambientali e sociali delle enegie rinnovabili" Edizioni Montaonda, con una prefazione di Rosa Filippini, direttrice dell’Astrolabio.

Comunicato Stampa sul Capacity Market

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La crescita esagerata di eolico e fotovoltaico prevista dal pniec rende il capacity market indispensabile. Chi lo nega mette a rischio il sistema elettrico e la sicurezza del paese. È necessario dare priorita’ all’efficienza energetica e alle rinnovabili termiche.

Roma, 26 giugno 2019. L’approccio emergenzialista alle politiche contro il cambiamento climatico rischia di mettere in serio pericolo la sicurezza del sistema elettrico.

Fra gli interventi possibili, il nostro paese ha privilegiato finora e sta continuando a favorire una crescita delle rinnovabili elettriche intermittenti a qualsiasi costo. Oltre che poco efficace, questa scelta si rivela anche molto costosa: il costo degli incentivi già assegnati, per circa 220 miliardi di euro in circa 20 anni, pesa sulle bollette di famiglie e imprese e ad esso si aggiungeranno altri miliardi per conseguire gli obiettivi al 2030 concordati in Europa. È una scelta poco rispettosa di altri parametri ambientali, ugualmente importanti in un’ottica di sviluppo sostenibile come il consumo di suolo e il danno al paesaggio, gli Amici della Terra lo hanno sempre denunciato.