Concluso il workshop di system cause-effect analysis nel Golfo di Corigliano
Durante il mese di novembre, il gruppo di lavoro italiano insieme all’esperto EBM internazionale Francesca Pella ha concluso il workshop di system cause-effect analysis dell’area del golfo di Corigliano.
Sono emersi come prioritari, sia per i fattori di rischio che per l’impatto attuale sull’ecosistema, gli aspetti della gestione qualitativa delle acque di balneazione e delle relazioni tra settore agricolo e turismo.
In particolar modo, il settore sul quale è emersa più chiaramente la necessità di un protocollo di intervento è quello della gestione delle acque di balneazione, dati i diversi motivi di pressione ambientale emersi e la vocazione turistica dell’area del golfo.
Per la composizione del diagramma finale il team di lavoro ha utilizzato un format che mette in evidenza le interazioni tra le varie componenti e le rispettive analisi quantitative, con lo scopo di individuare le relazioni di pressione principali e di conseguenza individuare possibili proposte di governance da discutere con gli stakeholder locali nella fase di lavoro successiva.
Nel caso specifico delle acque di balneazione e del settore agricolo del Golfo di Corigliano, oltre alla sistematizzazione delle relazioni e alla revisione quantitativa dei dati, è stata svolta anche un’analisi qualitativa sulla tipologia dei dati che è stato possibile reperire. La ricerca sulle banche dati si rivelata molto utile per avere un quadro sul funzionamento della raccolta e sistematizzazione dei dati, che spesso sono mancanti per l’area di indagine.
Per quanto riguarda il settore agricolo è stato svolto un lavoro riguardante gli inquinanti nel reticolo idrografico interno. Il fosforo è risultato quello più impattante sui terreni agricoli. Al fine di valutare la possibile corrispondenza tra quantità di fertilizzanti usati e stato dei terreni è stata condotta un’indagine anche sugli specchi d’acqua interni basata sui monitoraggi pregressi a disposizione.