Super User
Settima Conferenza Nazionale per l'efficienza energetica
VAI AL SITO DEDICATO ALLA CONFERENZA
Mercoledì 8 luglio 2015, Roma, Palazzo dell’Informazione, Piazza Mastai
Superare la tariffa progressiva
per promuovere gli usi efficienti dell’elettricità
La diffusione delle tecnologie e degli usi efficienti dell’elettricità è una delle chiavi fondamentali per conseguire gli obiettivi di politica energetico-ambientale fissati dall’Unione Europea per il 2030. Ma, nonostante alcuni recenti timidi passi in avanti, il nostro Paese è ancora scarsamente consapevole della necessità di avviare questo processo. Per questo, gli Amici della Terra Italia ne hanno fatto un impegno prioritario nell’ambito della propria campagna per la promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili termiche.
Sono tre i principali ostacoli ad uno sblocco di questa situazione: 1) il sistema tariffario progressivo che penalizza l’utilizzo delle pompe di calore per il riscaldamento e ritarda la diffusione dell’auto elettrica e delle altre tecnologie ad alta efficienza nonostante i loro indubbi vantaggi ambientali; 2) I costi spropositati, scaricati sulla bolletta, degli incentivi attribuiti alle sole fonti rinnovabili elettriche; 3) l’incapacità di fare delle scelte chiare nelle politiche energetico ambientali, in termini di efficacia e di costi, privilegiando l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche.
Il processo per il superamento della progressività della tariffa elettrica avviato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEGSI) è la premessa per un rilancio delle politiche energetico ambientali sinergico con le politiche per la ripresa economica del Paese. In particolare, il programma di riqualificazione energetica degli edifici abitativi e del terziario, che sta per essere varato dal Governo in attuazione della normativa UE, potrebbe valorizzare le tecnologie proposte dall’industria italiana in questo settore e favorire l’utilizzo del potenziale del sistema elettrico italiano che, già oggi, rappresenta un caso di eccellenza in termini di efficienza energetica.
COME ARRIVARE
Da Roma - Termini
Clicca sull'immagine per ottenere le indicazioni
Da Roma - Tiburtina
Clicca sull'immagine per ottenere le indicazioni
Da Roma - Trastevere
Clicca sull'immagine per ottenere le indicazioni
Sesta Conferenza Nazionale per l'efficienza energetica
La ricetta italiana
Roma, 9 e 10 dicembre 2014 - ore 9
Centro Congressi Palazzo Rospigliosi – Via XXIV Maggio, 43
I consumi di energia sono già calati nel 2013 oltre gli obiettivi 2020 indicati dalla Direttiva europea sull’efficienza energetica e dalla Strategia energetica nazionale. Anche negli altri paesi europei gli obiettivi stanno per essere raggiunti. Solo in parte, però, si tratta di aumento di efficienza: consumiamo meno soprattutto a causa della crisi e del fatto che molte imprese italiane ed europee hanno chiuso i battenti o delocalizzato i propri stabilimenti.
L’Italia, in quest’anno, ha recepito la direttiva sull’efficienza energetica, approvato il nuovo Piano di Azione (PAEE 2014) e concordato i nuovi obiettivi europei al 2030, accettando passivamente un indicatore fuorviante come il calo dei consumi. Così, ha perso l’occasione per valorizzare il patrimonio di esperienza delle proprie imprese e una delle poche posizioni di forza della propria economia, quella di una bassa intensità energetica.
Nel definire le nuove politiche energetico ambientali dell’Unione europea per il 2030, è indispensabile adottare un nuovo indicatore per misurare l’efficienza energetica che sia coerente con obiettivi di crescita economica. Gli Amici della Terra propongono che l’Italia si faccia promotrice di un programma europeo di riduzione dell’intensità energetica ovvero di riduzione della quantità di energia impiegata per unità di prodotto o di servizio. Un programma corredato da obiettivi per macrosettori, adattabile alle caratteristiche di ogni paese membro, che tenga conto anche degli investimenti già fatti. Utile a ridurre i consumi e le emissioni di CO2 ma anche ad agganciare la ripresa.
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli Interventi e Slides
Media
Con il Patrocinio di
Con la partecipazione di
Mediapartner
Seconda Conferenza Nazionale Efficienza Energetica
Roma 19 Ottobre 2010 (h 9:00 - 18:30), Sala delle Conferenze, Piazza Montecitorio, 123/A
Pompe di calore per la climatizzazione a ciclo annuale che sfruttano l’energia rinnovabile a bassa temperatura; cogenerazione distribuita ad alto rendimento; impianti a ciclo Rankine organico per generazione elettrica da recupero calore di processo; integrazione di solare termico e caldaie ad alta efficienza; teleriscaldamento; isolamento termico degli edifici; veicoli passeggeri e merci ad alta efficienza; servizi per la diagnosi e il risparmio energetico: sono solo alcune delle proposte dell’industria italiana che si stanno affermando -anche a livello internazionale- in un paese privo di fonti fossili e dal territorio scarso e delicato sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Un paese che ricerca una maggiore competitività anche riducendo i costi esterni ambientali, che vuole risparmiare sui costi dell’energia, ridurre le emissioni di gas serra, e che vede nuove prospettive per un’ occupazione stabile e qualificata.
Ora sta alla politica decidere se queste opportunità industriali devono rimanere residuali o se, invece, possono costituire un sistema vincente per diventare leader dell’efficienza energetica, un settore -trasversale a tutta l’economia- in cui tutto il mondo dovrà investire il massimo di risorse negli anni a venire.
Numerose scadenze vanno affrontate nei prossimi mesi: un piano aggiornato per gli interventi di efficienza energetica, il rinnovo delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, il decreto di attuazione della Direttiva sulle fonti rinnovabili, i decreti attuativi del Dlgs 115/2008 per la governance del sistema e per il raccordo fra il meccanismo dei certificati bianchi e gli obiettivi al 2020 su energia e clima. In generale, occorre una strategia energetica attenta alle vere opportunità per il paese e che regoli gli incentivi per evitare speculazioni a danno del nostro patrimonio territoriale.
Non ultima per rilevanza: la politica da perseguire in Europa. L’efficienza energetica conviene a tutti gli Stati Membri e può diventare la bandiera del made in Italy.
La Seconda conferenza nazionale sull'efficienza energetica rientra nella più ampia campagna “Efficienza Italia” che gli Amici della Terra conducono sin dal 2007 con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, gli operatori, le istituzioni e il governo sull’importanza delle politiche e delle misure di efficienza energetica per ridurre gli impatti ambientali dell’energia, ridurre la dipendenza energetica dall’estero e contribuire ad un futuro di sviluppo durevole e sostenibile per l’economia italiana.
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli interventi e Slides
Media
con il Patrocinio di
con la partecipazione di
mediapartners
TerzaConferenza Nazionale per l'efficienza energetica
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli interventi e Slides
Media
con il Patrocinio di
con la partecipazione di
mediapartners
Conferenza nazionale sui rifiuti "Chiudere il cerchio"
Milano lunedì 6 Ottobre 2014.
Si è tenuta oggi a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, la Conferenza nazionale sui rifiuti “Chiudere il cerchio”, organizzata dagli Amici della Terra.
Rosa Filippini, presidente degli Amici della Terra, ha focalizzato la sua relazione introduttiva sul confronto fra i dati della gestione dei rifiuti dei paesi europei. Da vent'anni il confronto presenta risultati inequivocabili: gli unici paesi che riescono a ridurre al minimo il conferimento dei rifiuti in discarica e ad ottenere buoni risultati di recupero di materia sono quelli che hanno messo in sicurezza il sistema di smaltimento, attraverso una rete adeguata di inceneritori con recupero di energia. La stessa cosa si rileva dal confronto fra regioni italiane: negli ultimi vent’anni il Nord si è messo perfettamente in linea con gli orientamenti adottati dall’Unione europea e in qualche caso si trova addirittura in una posizione di avanguardia. Il Sud, che è arrivato a comprendere anche Roma, si affida ancora alle discariche e all’esportazione dei rifiuti.
Per superare questa situazione, che vede l’Italia divisa in due, il governo ha introdotto nel decreto “Sblocca Italia” un articolo (art. 35), finalizzato a dotare finalmente il Mezzogiorno degli impianti di recupero e di termovalorizzazione necessari all’autosufficienza e di ottimizzare in tutta Italia l’uso di quelli già esistenti. Gli Amici della Terra apprezzano quest’approccio, ritenendo, però, che occorra salvaguardare i principi di prossimità e autosufficienza per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti urbani, introducendo precisi vincoli per gli impianti sull’accettazione dei rifiuti “extraterritoriali”, da quelli economici a quelli regolamentari, a vantaggio delle comunità locali.
Gli Amici della Terra concordano con la proposta di Antonio Massarutto di sanzionare le regioni che inviano altrove i rifiuti, decurtando automaticamente i contributi governativi ai comuni interessati e destinando interamente i proventi dell’ecotassa a compensazione delle aree che ospitano gli impianti di destinazione. Si tratta di introdurre meccanismi di responsabilizzazione per le amministrazioni locali e i cittadini.
“Ci auguriamo che l’iniziativa del governo susciti un dibattito aperto e privo di infingimenti – ha concluso Rosa Filippini – perché solo un’informazione corretta consentirà alle popolazioni dei territori piegati dall’emergenza di distinguere fra le decisioni che provocano disastri ambientali e quelle che consentono di risanarli, fra la politica demagogica e quella utile e responsabile.”
La Conferenza ha visto gli interventi di numerosi relatori, in rappresentanza del mondo industriale, istituzionale e scientifico.
Marco Franceschini, di Ref-e, ha ricorda che l’Europa disegna una strategia chiara che pone la prevenzione, ossia la riduzione della quantità di rifiuti prodotti, come priorità, seguita dal riutilizzo e recupero di materia. Il recupero energetico, che include la termovalorizzazione in impianti efficienti, è posto in posizione superiore rispetto alle operazioni di smaltimento, cui si dovrebbe ricorrere solo in via residuale.
Beniamino Bonardi, degli Amici della Terra, ha affrontato il problema dell’attendibilità delle statistiche sui rifiuti, analizzando in particolare quelle di Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, che nel corso degli anni ha attribuito i circa otto milioni di rifiuti indifferenziati sottoposti al pretrattamento meccanico-biologico alle destinazioni più diverse, indipendentemente da ciò che avveniva effettivamente nella realtà. Per tre anni, le statistiche di Eurostat hanno calcolato questi otto milioni di rifiuti come destinati al compostaggio, gonfiando questo dato al di là di ogni plausibilità.
Paola Petrone, direttore Amsa, ha sottolineato come il coinvolgimento dei cittadini, la comunicazione e la trasparenza, siano stati determinanti per superare la crisi milanese del 1995. Un percorso che oggi si è concluso con l’introduzione del servizio di raccolta dell’umido presso le utenze domestiche, partito nel 2012, un passaggio fondamentale che ha permesso di raggiungere quota 52% di raccolta differenziata. Esperienza di successo grazie anche al progetto di comunicazione che ha visto l’Azienda e le istituzioni collaborare proficuamente con il territorio. Oggi Amsa e il gruppo A2A garantiscono la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti, grazie al recupero energetico della frazione indifferenziata nel termovalorizzatore Silla2.
Vito Iaboni, degli Amici della Terra, ha esaminato la situazione della Campania e in particolare la sua carenza di impianti di trattamento dei rifiuti, frutto del ritardo accumulato in venti anni di emergenza. L’impianto di termovalorizzazione di Acerra, avviato nel 2010, ha consentito sinora di sottrarre alla discarica circa tre milioni di tonnellate di rifiuti, mentre sono state avviate al riciclo in cementifici circa 500.000 tonnellate di scorie di combustione.
Davide Tabarelli, di Nomisma Energia, ha osservato come sia difficile trovare un fallimento economico più clamoroso dello spreco che l’Italia fa buttando in discarica 17 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, un po’ più della metà di quanti ne produce. Da una parte si aggrava il problema delle discariche, che nessuno vuole e, dall’altra, si buttano enormi quantità di energia. Nelle economie più avanzate in termini di cultura ambientale, come in Germania e nei paesi scandinavi, a valle della raccolta differenziata e del riciclaggio vi è sempre il recupero energetico. Il semplice buonsenso suggerisce che un livello di differenziata e riciclaggio oltre il 70% è impossibile. Riciclare all’infinito la carta o alcuni imballaggi non è fisicamente possibile ed è molto dannoso per l’ambiente a causa dell’impiego massiccio di energia e di composti chimici. I paesi che hanno chiuso le discariche lo hanno fatto solo grazie ad un massiccio ricorso al recupero energetico.
Walter Righini, presidente di Fiper, si è soffermato sulla situazione delle potature del verde pubblico, oggetto di due diverse classificazioni da parte di due ministeri: per quello dello Sviluppo economico sono un sottoprodotto, per quello dell’Ambiente un rifiuto. Nel primo caso, un loro utilizzo energetico comporterebbe un ricavo di 80-120 milioni di euro, mentre smaltirle come rifiuto comporta un costo di 180-240 milioni.
Massimo Medugno, direttore di Assocarta, ha evidenziato le contraddizioni legislative, che da una parte richiedono che gli impianti di riciclaggio dei rifiuti raccolti in modo separato siano “prossimi” ai luoghi di produzione dei rifiuti, al fine di ridurne la movimentazione. Dall’altro, con il recente decreto Competitività, si sono penalizzate le imprese che autoproducono energia attraverso sistemi di cogenerazione ad alto rendimento, disincentivando l’utilizzo energetico degli scarti derivanti dalle operazioni di riciclaggio.
Filippo Brandolini, presidente di Federambiente, ha sottolineato come una corretta gestione dei rifiuti non si basi su ricette miracolistiche o sullo spostamento del problema nel tempo e nello spazio ma su un ciclo integrato che va progettato, organizzato e gestito per massimizzare il riciclo, il recupero di materia e di energia, utilizzando, nel rispetto delle norme e della gerarchia comunitaria, tutti gli strumenti e le tecnologie disponibili, compresa la termovalorizzazione, che è indispensabile per la chiusura del ciclo e per il superamento dello smaltimento in discarica.
Per Luciano Piacenti, di FISE – Assoambiente, il sistema impiantistico nazionale per il trattamento dei rifiuti presenta ancora oggi notevoli criticità che sono la risultante di scelte effettuate su base locale e senza una strategia unitaria di pianificazione di lungo periodo con chiara definizione degli obiettivi da perseguire e degli strumenti per attuarli. L’avvio di un reale ciclo integrato e industrializzato di gestione dei rifiuti è ostacolato oggi da gravi e diffuse lacune operative. La dotazione impiantistica presenta una distribuzione, a dir poco, irrazionale con insufficienze importanti in alcune aree, sovradimensionamento in altre e con non pochi impianti oramai obsoleti. Appare quindi necessario ripensare il sistema impiantistico, definendo una strategia di lungo periodo e individuando un centro di coordinamento e di attuazione per assicurare i presupposti di una pianificazione atta a superare le forti disomogeneità territoriali. Dovendo definire un possibile obiettivo da raggiungere per conseguire una chiusura del cerchio virtuosa, ci si può riferire a quanto già accade nei Paesi europei più evoluti da tale punto di vista in cui la gestione sostenibile dei rifiuti è organizzata sulla base di un mix ottimale di circa il 50-60% di recupero di materia e di circa il 50-40% di recupero di energia.
Quello dei rifiuti è il più drammatico dei paradossi italiani e per comprenderlo a fondo bisognerebbe forse disturbare la psicanalisi, ha osservato Chicco Testa, presidente di Assoelettrica. Per tutti i paesi europei i rifiuti domestici sono un problema, certamente, ma perfettamente risolvibile. Basta considerarli una risorsa e non una vergogna; basta utilizzarli con intelligenza, recuperando la massima parte di ciò che è davvero riciclabile e sfruttando il rimanente per produrre energia, e non spedirli imballati per bene nel nord Europa, dove a carissimo prezzo vengono, appunto, utilizzati con intelligenza. Se ne discute, spesso a sproposito, da almeno 30 anni, come se fosse una questione ideologica, quando invece è soltanto una questione di buona amministrazione quotidiana.
Claudia Terzi, Assessore Ambiente Regione Lombardia, ha puntato il dito sul fatto che la Lombardia si trovi oggi costretta a dover difendere l'autosufficienza conquistata in questo campo, grazie agli enormi sacrifici delle nostre comunità, dalle decisioni del governo di Roma, che vorrebbe far smaltire alle Regioni virtuose i rifiuti provenienti da fuori, facendo pagare ai lombardi sprechi e incapacità gestionali altrui.
Comunicato stampa
Presentazioni
Audio della Conferenza
con la partecipazione di
mediapartner
Conferenza di presentazione del documento "Proposte degli Amici della Terra per le nuove politiche di efficienza energetica"
Roma, 27 maggio 2014.
Gli Amici della Terra hanno presentato oggi a Roma le proprie Proposte per le nuove politiche di efficienza energetica, nel corso di una conferenza a cui hanno partecipato il Commissario dell’Enea Giovanni Lelli, il presidente degli Stati Generali dell’efficienza energetica Alessandro Ortis e Marcella Pavan dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Alle relazioni è seguita una tavola rotonda con la partecipazione dei rappresentanti dei produttori di energia e del mondo della produzione fra cui Fernando Pettorossi del CoAER, Fabrizio Iaccarino per l’Enel, Esther Benigni di A2A, Rosanna Fusco per Eni, Roberto Venafro di Edison, Angelo Leonelli per E.ON Italia S.p.A., Fausto Ferraresi di AIRU, Vincenzo Albonico per Assistal, Guerino Loi di Tholos e Roberto Aquilini per GDF Suez.
Dossier e Comunicati stampa
Presentazioni
Rassegna Stampa
Video
Terza conferenza nazionale per le rinnovabili termiche
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli interventi e Slides
Media
con il Patrocinio di
con la partecipazione di
mediapartners
Quarta conferenza nazionale per l'efficienza energetica
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli interventi e Slides
Media
con il Patrocinio di
con la partecipazione di
mediapartners
Quarta conferenza nazionale per le rinnovabili termiche
Dossier e Comunicati stampa
Sintesi degli interventi e Slides
Media
con il Patrocinio di
con la partecipazione di
mediapartners
Comunicato 2
sdfadsfadsfdsfdasfdfdasfadsfadsfadsfdsfadsfdasfdasfdasfdasf daf adfdasf adsf adsfdasfads fdsf